Natale 2024
Un Tempo di Gioia, Condivisione e Riflessione
Ci stiamo avvicinando al Natale, un periodo che porta con sé un significato profondo e ricco di valori per ogni famiglia cristiana. Il Natale è il momento in cui celebriamo la nascita di Gesù Cristo, un evento che ci ricorda la bellezza della vita, dell’amore e della speranza. Ma il Natale non è solo un tempo di festa: è anche un’occasione di riflessione sulla nostra fede e sul nostro impegno verso gli altri.
In questo spirito, la nostra Associazione invita tutte le famiglie a vivere il Natale come un’opportunità per rafforzare i legami di solidarietà e di comunione. La gioia del Natale si esprime non solo negli addobbi e nelle luci, ma soprattutto nel dono di sé e nell’apertura verso il prossimo. È il tempo per aprire i cuori, per perdonare, per condividere, e per riflettere sul vero significato del Natale, un mistero di amore e di sacrificio che ci chiama ad essere strumenti di pace e di unità.
Un Invito a Partecipare
Per tutte le famiglie che desiderano vivere un Natale autentico, radicato nei valori cristiani, la nostra Associazione organizza momenti di preghiera, eventi comunitari e attività di riflessione per accompagnare grandi e piccoli in questo cammino. Desideriamo che ogni famiglia possa riscoprire la bellezza di vivere il Natale come una celebrazione intima e allo stesso tempo comunitaria, un tempo per rafforzare i legami familiari e per avvicinarsi con sincerità alla fede.
Ci auguriamo che il messaggio del Natale possa entrare nelle case di ciascuno di voi, portando con sé una rinnovata consapevolezza del valore della famiglia, della fede e della comunione. La nostra Associazione è qui per supportare e affiancare ogni famiglia in questo cammino di crescita e di testimonianza, perché crediamo fermamente che solo insieme possiamo costruire una comunità cristiana più unita e più forte, capace di affrontare le sfide del nostro tempo con speranza e fiducia.
27 gennaio 2024
Il 27 gennaio 2024 si terrà l’ultimo incontro del percorso formativo dedicato alla Famiglia, in collaborazione con istituzioni civili ed ecclesiali.
L’incontro, presso l’associazione Difamiglia a Torino, sarà focalizzato sulla condivisione dei percorsi del 2023, l’identificazione dei criteri di efficacia dei processi e il rilancio progettuale. Il modello relazionale-simbolico della prof.ssa Scabini Eugenia dell’Università Cattolica di Milano e la Pedagogia di Don Bosco saranno i riferimenti teorico-metodologici. Il seminario approfondirà questo modello nella prospettiva della prevenzione e promozione, evidenziando i risultati dell’esperienza per una crescita comunitaria aderente alle domande e ai valori. Il progetto è finanziato dalla Compagnia San Paolo e collabora con diverse entità, tra cui l’Assessorato alle Politiche Sociali della Città di Torino, l’ATC Torino, la Circoscrizione 2 e altre organizzazioni legate alla Pastorale famigliare.
ISCRIZIONE
Entro il 25 gennaio c.a. inviare una mail a info@difamiglia.org indicando nome, cognome e la
realtà di appartenenza (insegnante, educatore, associazione…)
Per ulteriori informazioni si allega volantino con programma completo.
Clicca QUI per scaricarlo.
Ufficio Stampa Associazione Difamiglia aps
+39 393 833 4370
Verso il 2024
L’Associazione DiFamiglia vuole augurare a voi e alle vostre famiglie un 2024 ricco di rispetto, amore, fraternità e pace.
Possa la luce della fede in Dio guidarvi, portandovi conforto e forza in ogni passo del cammino. Che la vostra dedizione alla valorizzazione della famiglia si rifletta in gesti di solidarietà e comprensione reciproca. Con il cuore colmo di gratitudine per il passato e di fiducia nel futuro, vi auguriamo un meraviglioso nuovo anno pieno di amore condiviso.
Natale 2023
In questo Natale, celebrando la nascita di Gesù, auguriamo a voi e alle vostre famiglie un periodo di serenità, amore e gioia.
Buon Natale, cari amici.
25 marzo 2023
La relazione educativa e la collaborazione delle comunità tra famiglie e nei gruppi.
Destinarti: enti, operatori familiari, insegnanti e tutor, responsabili di associazioni, genitori, catechisti, religiosi, presbiteri…
Perche’: riflettere su compiti di sviluppo della comunità e assumere consapevolmente tutte le risorse.
Scarica qui il volantino
28 gennaio 2023
Primo incontro del percorso formativo: legami famiglia e comunità.
GRANDE PARTECIPAZIONE E INTERESSE PER IL PRIMO INCONTRO DEL PERCORSO FORMATIVO: LEGAMI FAMIGLIA E COMUNITA’, IN RETE CON LE ISTITUZIONI CIVILI ED ECCLESIALI, DEDICATO ALLA FAMIGLIA E ALLA COMUNITA’ TERRITORIALE.
Si è svolto sabato 28 gennaio il primo incontro del percorso formativo “LA RELAZIONE EDUCATIVA E LA COLLABORAZIONE NELLE COMUNITÀ TRA FAMIGLIE E GRUPPI”. Clicca qui e scarica la locandina.
Il progetto è promosso dall’associazione Difamiglia con l’obiettivo di condividere la ricchezza dell’esperienza pedagogica di don Bosco e Madre Mazzarello e approfondire il Modello relazionale simbolico, approccio scientifico elaborato dal Centro d’Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia (Università Cattolica Milano)
Ha introdotto l’incontro sr Carmela Santoro presidente dell’Associazione DiFamiglia sottolineando che: ” La sinergia coinvolge ogni persona e con essa si generano cambiamenti sociali. La strategia più efficace è l’ascolto per costruire insieme progetti di rigenerazione”. È seguito il saluto di don Mario Aversano, Vicario Episcopale per la Pastorale del territorio nella Diocesi di Torino, nel suo intervento ha evidenziato che: ”parlare di territorio è parlare di relazioni. Insieme possiamo affrontare la solitudine che coinvolge le nostre città”.
L’incontro è stato seguito da Enti, insegnanti, educatori, catechisti responsabili di Associazione che si occupano del familiare e molte persone che hanno a che fare nel quotidiano con la famiglia, a dimostrazione di quanto il tema sia importante.
Tra i molti interventi è di particolare rilevanza quello di Marzia Sica – responsabile di Obiettivo Persone della Fondazione Compagnia di San Paolo – che ha messo in evidenza quanto: “da anni la Fondazione è interessata ai temi riguardanti la Famiglia, e investe culturalmente su progetti che generano valore per le persone e per il territorio, come il Programma Traguardi che sostiene le famiglie nel percorso di crescita. Anche il Progetto Legami, famiglia e comunità è aiuto per le persone sole, ormai il disagio tocca tutti e si codifica nella povertà relazionale, per questo le reti di famiglie sono una risorsa. È necessario rafforzare la socialità per affrontare la solitudine: Solo il 19,5% delle persone incontra un amico alla settimana”.
L’Assessore alle politiche sociali della città di Torino Jacopo Rosatelli ha sottolineato che: “Spesso le situazioni di fragilità in cui versano parti della popolazione portano disagio, rabbia e disorientamento. L’obiettivo del Comune di Torino è quello di creare legami generativi in cui, le persone vittime di povertà, possano iniziare a concepirsi e a vivere come soggetti propositivi, per ristabilirsi e riaffermarsi nel contesto sociale in cui vivono. Per fare questo serve il coinvolgimento delle associazioni. Da questo nasce il progetto che vede la collaborazione tra l’associazione Difamiglia, Atc (azienda territoriale per la casa), Comune di Torino e Circoscrizione 2, impegnati nella riqualificazione di uno dei caseggiati sociali, all’interno del quale si svilupperà il progetto che metterà le famiglie al centro, considerandole come risorse fondamentali per il territorio”.
Proprio sul tema delle case popolari, il vicepresidente di ATC Fabio Tassone, ha messo in evidenza i progetti che l’ente sta portando avanti: “Perché le case popolari vengano concepite, e percepite dai propri abitanti, come un luogo di riaffermazione sociale. Per questo sono stati attivati investimenti per la riqualificazione delle stesse. Ci sarà inoltre sempre di più attenzione ai reali bisogni degli inquilini, attraverso un maggior numero di visite e sopralluoghi nelle abitazioni”.
Tassone inoltre ha evidenziato un grande progetto, con protagonisti i giovani: Reality shot, che mette al centro la creatività degli under 30 delle case popolari, e chiede loro di produrre immagini con lo smartphone per catturare storie di periferia.
Il vicepresidente della Circoscrizione 2 Giuseppe Genco ha sottolineato la volontà della circoscrizione con il più alto numero di abitanti, di perseguire i seguenti obiettivi:
• costruire di nuove forme di cittadinanza attiva;
• implementare la collaborazione della circoscrizione con enti, associazioni e parrocchie presenti sul territorio;
• avviare progetti per il miglioramento della vita delle persone soprattutto in ambito sociosanitario.
Suor Daniela Del Gaudio rappresentante dell’USMI, Unione delle Superiori Maggiori d’Italia, e appartenente alla Consulta Nazionale per la Pastorale familiare delle CEI ha descritto l’esperienza dell’ USMI che in questi anni si è inserita in maniera attiva all’interno delle reti familiari sul territorio, sempre in stretta collaborazione con le istituzioni e gli enti locali. Suor Del Gaudio ha inoltre precisato: “E’ necessario ascoltare le esigenze del territorio in cui si opera, approfondendo la conoscenza del contesto familiare e sociale. È necessario che la Chiesa dialoghi con le famiglie”.
DUE SGUARDI A CONFRONTO: IL MODELLO RELAZIONALE SIMBOLICO E IL SISTEMA PREVENTIVO DI DON BOSCO
Scritti a più di cento anni di distanza l’uno dall’altro i due modelli descritti e discussi durante l’incontro hanno molti punti in comune, a dimostrazione che il tema dei legami familiari è sempre attuale e, oggi come allora, necessita di metodo, impegno e cura.
A evidenziarlo Anna Bertoni, professore associato di psicologia sociale presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Piera Ruffinatto preside della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di Roma.
Anna Bertoni ha evidenziato come “Stia prendendo sempre più piede il mito dell’individualismo e della poca necessità di educare i legami tra individui. Il modello relazionale simbolico premette che l’individuo dipende dalle relazioni, che devono essere educate e curate. È interessante sottolineare che la relazione è un legame in cui le persone sperimentano appartenenza, nel quale si riconoscono, e in cui si giocano gli aspetti identitari che fanno la differenza. La relazione genera quindi appartenenza: ciò che accade a un membro della famiglia spesso coinvolge tutti. Questo accade anche nelle comunità, ecco perché è impossibile scindere il mondo familiare da quello sociale.
Il modello relazionale simbolico offre una prospettiva relazionale: la relazione è un legame, le persone sperimentano appartenenza, si riconoscono. Relazione è diverso da interazione. Fare delle cose è interazione, ma non è solo interazione, non solo quello che si vede, ma vincoli con ruoli che stabiliscono identità e appartenenza, la famiglia ha una storia che vincola i componenti a monte, miti, visioni, eventi. Relazione è storia intergenerazionale ed è legame, vincolo, motivo di sicurezza, è storia presente, ma anche passato che influenza e futuro che si prospetta. La famiglia desidera un futuro
Piera Ruffinatto ha invece raccontato il Sistema Preventivo di Don Bosco che “E’ fondato su un umanesimo cristiano integrale in cui al centro vi è la salvezza cristiana: la formazione religiosa, concepita all’interno dell’elemento umano, passa attraverso l’associazionismo, l’assistenza sociale, le forme di volontariato ecc.…
Il sistema viene qualificato dal criterio preventivo e incentiva da sempre fattori protettivi e promozionali, attraverso esperienze attrattive che portano l’educando a volere il bene per sé, attraverso l’impegno politico per costituire una società “del buono” e infine attraverso un lavoro di sinergia e alleanza tra istituzioni e territori”.
In chiave salesiana il simbolo è la presenza, l’adulto che si affianca e accompagna con rispetto, offre un consiglio “parolina all’orecchio”, anche in un cortile affollato, coglie il singolo e la massa insieme senza perdere di vista nessuno dei due. Sguardo vigile, osservazione sistematica in modo coinvolto, in una visione positiva del ragazzo, fiducia, rispetto, attesa, accoglienza perché in ogni ragazzo “c’è un punto accessibile al bene“ (don Giovanni Bosco)
I PROSSIMI INCONTRI
28 febbraio – 25 marzo – riguarderanno la lettura del familiare per costruire percorsi di prevenzione e promozione.
Gli incontri in presenza si terranno in Piazza Maria Ausiliatrice 35 a Torino.
Il progetto si concluderà nel mese di ottobre 2023 con il convegno “Dal Modello Relazionale Simbolico strategie per generare ambienti educativi”.
Ufficio Stampa Associazione Difamiglia
Contatti:
+39 393 833 4370
16 gennaio 2023
L’Associazione DiFamiglia propone un percorso formativo in collaborazione con alcune realtà civili ed ecclesiali, per costruire una rete comunitaria generativa.
La relazione educativa e la collaborazione nelle comunità tra famiglie e nei gruppi.
Clicca QUI e scarica la proposta formativa.
Clicca QUI e scarica la locandina
Per informazioni:
sr Carmela Santoro cell. 3938334370
Roberto Maurizio cell. 3485119274
Email: ufficiostampa@difamiglia.org
20 Marzo 2022, San Giuseppe. Festa dei nostri papà.
Clicca qui e vedi tutte le foto
Clicca QUI e vedi le foto del gioco Memory del 6 marzo 2022
C’è bisogno di casa!
Aria Difamiglia: relazioni.
Nel 2022 ricorrerà il 150° anniversario di fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Lo Spirito che per natura è creativo e coinvolgente continua ad agire …
Clicca Qui
5 dicembre 2021 ore 15:00
Stai nella rete
PROGETTO FORMATIVO PER EDUCATORI E FAMIGLIE 2021/2022
Clicca QUI e scarica il volantino
Trigger To Life 2021. Attivarsi per la vita! 1° settimana
Per le iscrizioni clicca QUI
Classi Prime
Classi seconde e terze
(R)estate alla Mazzarello
Clicca qui per scaricale la il documento
Lettera messaggio di novembre 2020
Carissimi,
“Dio si serve dei venti contrari per condurci al porto”
(Charles de Foucauld )
la storia ci pone di fronte ad orizzonti inediti, che interpellano la nostra vita e quella di tutti. La pandemia ha tentato di abbattere l’albero, che maestoso ha tenuto alta la vela della vita e dei progetti. La tempesta si è abbattuta sulle nostre certezze: relazionali, economiche, educative e . . . spirituali.
Questa atmosfera ci ha sorpresi, sospesi ma anche sospinti: non ci ha demoliti!
Forse sballottati da poppa a prua, però ci siamo trovati tutti sul ponte e abbiamo riscoperto che “l’unione dà la forza”.
È questo lo spirito con cui vogliamo continuare il nostro viaggio.
Il nostro andare continua con forza, ponendoci obiettivi possibili, in cui tutti uniti al comandate, procediamo verso un terra ferma: l’interiorità è il luogo dove approdare, per attingere motivazioni.
L’Associazione di Famiglia, che pone al centro l’attenzione alla famiglia nell’alleanza educativa, guarda a tutte le fasi della vita e agli attori della famiglia, dai più piccoli ai più grandi.
Lì è la forza: la famiglia!
Noi siamo parte di un equipaggio che si rilancia in un viaggio appassionato nel mare dell’incertezza.
Avviamo il progetto I nodi della comunicazione che costruisce reti nelle relazione (video di presentazione)
L’obiettivo è confrontarci su aspetti educativi che rafforzano i legami nella relazione.
Lo spazio virtuale – Luogo in cui “possiamo stare anche senza mascherina e nemmeno rispettare le distanze e guardarci negli occhi”. Sostiene un membro dell’Associazione.
Le modalità – Incontri dove l’arte della comunicazione va oltre le parole, per raggiungere le “mozioni dello Spirito”.
I contenuti – La relazione, le nostre relazioni e i nostri vissuti.
Vi attendiamo per continuare a scrivere pagine inedite che narriamo insieme …mentre “i venti contrari ci conducono al porto!”.
Il presidente
Sr. Carmela Santoro
Guarda di seguito il video sulla proposta formativa 2020 – 2021 I NODI PER COMUNIC@RE
Scarica qui la presentazione, clicca sul volantino
Alcuni riferimenti per aggiungere una “raggio di speranza”
Ass. Di famiglia Onlus C/C 001035628278
IBAN IT02W0760101000001035628278